Alimentazione, Estetica, Psicologia

Body checking e PCOS

Body checking: il controllo ricorrente che facciamo del corpo o di parti di esso, per verificarne lo stato, il cambiamento, l'adeguatezza rispetto alla nostra idea di come dovrebbe essere. Che effetti ha sull'immagine corporea?

Body checking: il controllo ricorrente che facciamo del corpo o di parti di esso, per verificarne lo stato, il cambiamento, l’adeguatezza rispetto alla nostra idea di come dovrebbe essere.

Il body checking è studiato soprattutto quando è presente un disturbo del comportamento alimentare perchè, come puoi immaginare, in quei casi l’immagine corporea ha una importanza incredibile per la persona che ne soffre. Ed è grazie a questi studi che negli anni si sta sempre più mettendo in luce come l’abitudine al checking corporeo influisca negativamente sull’immagine corporea.

La mie esperienza in PCOS Italia però mi ha convinta che questi risultati possano essere facilmente estesi anche alle persone con PCOS e a situazioni in cui i check vengono fatti non solo in relazione al controllo del peso ma anche per monitorare gli effetti dell’iperandrogenismo.

Mi spiego meglio. I check del corpo più frequenti fra chi voglia controllare l’aumento del peso sono:

  1. check del peso (es. pesarsi più volte al giorno)
  2. check visivi (es. specchiarsi e analizzare parti del corpo come cosce o pancia)
  3. check tattili (es. pizzicare pancia e cosce per valutarne le dimensioni)
  4. check di confronto (es. guardare persone più magre o con caratteristiche desiderate e confrontarsi con loro)
  5. check di rassicurazione (es. chiedere ad altri come ci stanno i vestiti o se siamo ingrassat*).

Gli studi su pazienti disturbi dell’alimentazione ci dicono che più dai importanza al peso e alla forma del corpo e più i check del corpo sono ripetuti. Questi studi ci dicono anche che il body checking va a mantenere ed aumentare le preoccupazioni per il peso e la forma del corpo. E’ un circolo vizioso che si autoalimenta, infatti la riduzione del check del corpo ha come effetto il miglioramento della psicopatologia specifica del disturbo dell’alimentazione.

Che c’entra questo con chi soffre di PCOS?

La PCOS si esprime principalmente attraverso il corpo: spesso comporta aumento di peso, può associarsi alla presenza di acne, irsutismo, caduta di capelli. Sono tutte manifestazioni che nella maggioranza dei casi creano forti vissuti di disagio, ansia, depressione e il desiderio di risolvere ed eliminare (o almeno nascondere) il problema.

Anche tu fai body checking, ne sono sicura. Può darsi che siano check del peso, se la tua PCOS si associa ad aumento del grasso corporeo. Possono essere check visivi: quante volte al giorno ti guardi allo specchio per controllare se ci sono nuovi peli o nuovi brufoli? Possono essere check tattili: ti passi la mano sul mento o in certe zone per sentire se sono spuntati altri peli? Scommetto che ti capita anche spesso di confrontare la tua immagine con quella di altri che sono più adeguati di te (checking di confronto) oppure di chiedere a persone care se si vede che abbiamo i capelli più radi (checking di rassicurazione).

Lo so, ora dirai: ma è naturale che mi controlli. La presenza di grasso/peli/acne mi preoccupa e mi fa star male. Mi osservo per controllare la mia preoccupazione e il mio malessere, per essere sempre a posto. Scommetto però che accade l’esatto contrario, almeno a lungo termine: cioè la preoccupazione aumenta, si auto-alimenta e così anche la tua insoddisfazione per il tuo aspetto.

Il check del corpo ha un ruolo centrale nel mantenimento dell’immagine corporea negativa attraverso tre meccanismi principali:

  • focalizzando la tua attenzione su parti che non ti piacciono (invece che nell’interezza del corpo), aumenta l’insoddisfazione corporea;
  • guardare continuamente parti del corpo amplifica la percezione di quelli che consideri difetti;
  • confrontandoti con persone che non hanno la PCOS, si conferma la tua idea che il tuo corpo abbia qualcosa di diverso o inadeguato.

Insomma è un circolo vizioso. Che fare, dunque?

Innanzitutto, facci caso, accorgitene. Può esserti utile annotare su un quaderno tutti i body check che attui durante il giorno: è possibile che la maggior parte di quelli che fai, siano automatici e che nemmeno te ne accorga più.

Poi prova a limitarli. Questo ti servirà a spostare l’attenzione su altro e ad avere meno quel tarlo sempre in testa (che ti consuma un sacco di energie). Quelle parti del corpo sono così determinanti per il tuo senso di adeguatezza non solo perchè la società ci vuole magre, glabre e lisce. Ma anche perchè tu, con i tuoi continui controlli, investi di enorme significato quelle parti del corpo. Ecco che il peso, i peli, l’acne, i capelli, smettono di essere peso, peli, acne e capelli e diventano il banco di prova di quanto vali come persona, di quanto sarai amabile, apprezzata, di quanto successo avrai, di quanto felice sarai.

Puoi fare la tua parte per evitare che accada (o per limitare questa cosa). La consapevolezza è il primo passo. Poi anche la psicoterapia.

Autrice: dott.ssa Marta Grasso – psicologa psicoterapeuta