Testimonianze

Storia di Gloria

Ciao, sono Gloria, ho 35 anni ed è letteralmente da una vita che lotto con la PCOS. Ho avuto le prime mestruazioni all’età di 9 anni e sin da subito ho realizzato di avere un ciclo decisamente fuori dal normale: più che “irregolare”, il mio ciclo era assente per la maggior parte dell’anno e, quando si presentava (ogni 6/8 mesi), era decisamente abbondante e doloroso. Nulla di allarmante secondo i medici: data la giovane età poteva starci non avere le mestruazioni ogni mese. Peccato che tutto ciò sia andato avanti per anni e anni e nessun medico mi abbia davvero aiutata ad affrontare il problema, anzi!

La diagnosi di “ovaio policistico” mi è stata fatta quando avevo 14 anni, ma la questione è stata banalizzata con un bel: “Non preoccuparti, diverse donne hanno l’ovaio policistico, quando sarà il momento basterà che tu prenda la pillola e sarà tutto risolto! E in ogni caso l’ovaio policistico rappresenta un problema solamente qualora tu voglia avere un figlio.”

Benissimo, mi sono detta, perché dovrei preoccuparmi allora? E infatti non mi sono preoccupata da subito del ciclo, ma passata la soglia dei 20 anni ho iniziato a sentire sempre di più il peso di essere una sorta di “mezza donna”, senza mestruazioni. È stato lì che ho iniziato a “collegare i puntini” e a vedere tutti i miei “piccoli problemi” come un “unico grande problema”: l’irsutismo, il costante aumento di peso, prontamente controbilanciato da diete che non portavano a risultati di lungo periodo, l’assenza di mestruazioni e l’ovaio policistico erano tutti aspetti concatenati fra loro.

Qualcosa dovevo pur fare per stare meglio, anche perché l’irsutismo e il sovrappeso (in particolare l’irsutismo!) erano da sempre stati causa di estremo disagio, ansia e scarsa autostima e più volte ero stata derisa da compagni di classe e coetanei per questo motivo. Il punto è che anche qui i medici non sono stati di grande aiuto: nessuno che mi abbia “tranquillizzato” dandomi una cura che funzionasse davvero, nessuno che mi abbia detto che avrei fatto un’estrema fatica a perdere peso, a prescindere dal mio impegno. Anzi: “Devi impegnarti di più a dimagrire, mangi troppo! Dimagrisci e vedrai che starai meglio!”. Tutto qui. Per anni la mia vita è stata una lotta contro me stessa: contro i miei chili di troppo, contro i miei peli, contro l’assenza di ciclo, contro la mia scarsa forza di volontà.

Poi un bel giorno, mentre cercavo informazioni attendibili sull’argomento, ho scoperto il libro della psicologa Marta Grasso. È stato come se finalmente qualcuno si rispecchiasse al 100% in me, mi ascoltasse, mi capisse e mi tendesse una mano. Ho divorato il libro in mezza giornata e ho capito che avrei dovuto fare qualcosa per me stessa, per stare meglio ed essere felice, per convivere con la PCOS senza odiarla. Sono andata in un Centro che si occupa di problemi di infertilità e ho spiegato che avrei desiderato occuparmi della PCOS per me stessa, a prescindere dal desiderio di concepire un domani, ho iniziato un percorso psicologico, dopo varie analisi ho trovato la cura giusta per avere finalmente il ciclo con più regolarità, sto imparando ad avere un rapporto positivo col cibo e ad accettarmi un po’ di più per chi sono.

E grazie a PCOS Italia ho capito che non sono sola, che ci sono tante altre donne che hanno il mio stesso “problema” (o meglio le mie stesse “caratteristiche”) e che anche se ho la PCOS non c’è motivo per il quale io debba sentirmi una “mezza donna”.