PCOS e alimentazione

Per affrontare la Sindrome dell’Ovaio Policistico è indispensabile un corretto stile di vita. Una dieta bilanciata, associata ad un regolare esercizio fisico, favoriscono il miglioramento dei sintomi della PCOS.

Attenzione però: quando parliamo di dieta, non intendiamo dieta dimagrante! Il termine diè-ta significa “regola alimentare”, deriva dal greco “diaita” (modo di vivere) e dal latino “dies” (giorno).

Quando parliamo di dieta facciamo riferimento proprio alle abitudini alimentari a lungo termine: esistono delle indicazioni dietetiche specifiche per la PCOS, che comportano la riduzione o l’eliminazione di certi alimenti.

Gli studi suggeriscono l’adozione di una dieta con un basso carico glicemico, che implica a grandi linee:

  1. il consumo di carboidrati a basso indice glicemico (ovvero cereali integrali come orzo, farro, quinoa, kamut, ecc.)
  2. un aumento del consumo delle fibre (3-5 porzioni di verdura e frutta al giorno e legumi per 3-4 volte a settimana)
  3. preferenza per alimenti ricchi di grassi monoinsaturi e polinsaturi (olio extravergine di oliva, pesce azzurro, frutta secca, ecc.)
  4. limitazione nel consumo di zuccheri, dolci e bevande zuccherate (occhio alle etichette!)

Tuttavia, poichè il cibo è parte della vita e il rapporto con il cibo influenza fortemente la qualità della vita, è importante che qualunque dieta sia fattibile sul lungo periodo e che sia personalizzata sulla base del preciso quadro ormonale e metabolico della persona. Ecco perchè le diete fai da te sono assolutamente sconsigliate, inefficaci e spesso dannose.

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